IL focolare domestico
n.
inventario: 36
Definizione:
cavalletto metallico per letto matrimoniale
Denominazione
locale: trispiti;
trìspito (Gallicianò, Roghudi), trìspido (Bova)
Materia:
ferro
Tecnica
di esecuzione: forgiatura/battitura
Misure:
lunghezza 94; larghezza 55 cm
Datazione:
metà del XX secolo
Stato
di conservazione: ottimo
Descrizione: cavalletto metallico, costituito da una
barra quadrangolare di ferro sorretta da due assi, con piedi ricurvi.
Utilizzo:
Insieme ad un altro cavalletto della
stessa forma, servivano per sostenere più tavole poste in fila, sulle quali
veniva poggiato un materasso riempito di paglia, fieno o più comunemente foglie
di mais.
n.
inventario: 79
Definizione:
trappola per topi
Denominazione
locale: suricàra
Materia:
latta, legno
Tecnica
di esecuzione: sagomatura/incastro
Misure:
lunghezza 19 larghezza 10, altezza 19 cm
Datazione:
prima metà del XX secolo
Stato
di conservazione: buono
Descrizione:
lamiera battuta e sagomata in modo
da formare una scatola cubica, inchiodata su una tavola di legno. L'ingresso
alla trappola (porteddha) è composto di un pezzo di lamiera quadrangolare, al
centro del quale è inserita una stecca di legno fissata con del fil di ferro ad
una molla, ricavata da fili di ferro ritorti. Lo sportellino veniva fatto scattare tramite un sistema
costituito da due lunghe e sottili molle e da un piccolo gancio a cui era
incastrata l’esca, funzionale ad attrarre i roditori.
Utilizzo:
serviva per catturare vivi piccoli roditori
n. inventario: 91
Definizione: tostatore
Denominazione locale: tostatùri àsce sìdero
Materia: ferro, latta, legno
Tecnica di esecuzione: forgiatura/battitura
Misure: lunghezza 36 diametro 12
Datazione: prima metà del XX secolo
Stato di conservazione: ottimo
Descrizione: contenitore cilindrico, munito di un'apertura con sportello, munito
all’interno di una lunga asta terminante da un lato a punta e dall'altro da un
manico, con pomello in legno di forma cilindrica.
Utilizzo: tostare ghiande, caffè o castagne
n. inventario: 95
Definizione: treppiede
Denominazione locale: trippedi; tripòdi
Materia: ferro
Tecnica di esecuzione: ferro battuto
Misure:
altezza 16 cm, diametro 12 cm
Datazione: prima metà del XX secolo
Stato di conservazione: discreto
Descrizione: l’arnese è costituito da un anello sorretto tre aste di ferro, ricurve sia alla
base, in modo da formare dei piedini, sia sul lato apposto, terminanti a punta al
fine di sorreggere i contenitori da riporre sul fuoco.
Utilizzo: questo arnese da cucina fungeva da sottopentola. Serviva infatti per poggiare sul fuoco le pentole. Oltre a cucinare era impiegato per scaldare liquidi e mantenere caldi cibi e bevande.
n. inventario: 113
Definizione: lumino a sospensione
Denominazione locale: lumera a ogghju; lumèra me alàdi
Materia: ferro
Tecnica di esecuzione: ferro battuto
Misure: lunghezza 29 x larghezza 6 cm
Datazione: metà del XX secolo
Stato di conservazione: ottimo
Descrizione: lumino composto da recipiente quadrangolare ai cui angoli sono presenti
incavi dalla forma a mandorla, funzionali a supportare gli stoppini. La scatola
ferrea è sovrastata da una lastra di ferro semicircolare, al centro del quale è
fissato un gancio per tenere o sospendere il lumino.
Utilizzo: illuminare ambienti domestici, mediante l’inserimento dell’olio nel contenitore
quadrangolare, il quale fungeva da combustibile per gli stoppini adagiati agli
angoli. Il lume veniva trasportato dall’asta ricurva all’interno del quale vi
si infilava l’indice della mano. Il gancio serviva inoltre per appendere il
lumino.
n.
inventario: 218
Definizione:
maida
Denominazione
locale: maiddha;
mattrùddha (Gallicianò), màtthra (Roghudi), màstra, (Bova)
Materia:
legno
Tecnica
di esecuzione: intaglio, incastro
Misure:
lunghezza 137; larghezza 49 cm
Datazione:
seconda metà del XX secolo
Stato
di conservazione: mediocre
Descrizione: la madia è un contenitore in legno, di
forma rettangolare con bordi laterali muniti di piani di appoggio.
Utilizzo: contenitore utilizzato in cucina principalmente per impastare la farina. Nello specifico il piano centrale serviva per fare l’impasto, mentre i piani laterali erano sfruttati per suddividere i pani o procedere a lavorazioni più minute. Era anche impiegata per tagliare e sminuzzare la carne. Serviva inoltre come contenitore temporaneo di pani e dolciumi.